Come funziona il microchip per cani?

Cucciolo maltese.

Quando si ospita un animale nella nostra casa dobbiamo accettare alcune regole in conformità con le leggi vigenti. Uno di questi è il cosiddetto microchip, considerato come il DNI degli animali domestici, che ci permette di identificarli legalmente e, quindi, ci rende più facile recuperarli in caso di smarrimento. Per questo motivo è obbligatorio in tutte le comunità autonome del Paese. Ma come funziona esattamente questo sistema?

Il microchip è stato impiantato per la prima volta in Catalogna, alla fine degli anni Ottanta. Riguarda un piccolo dispositivo elettronico la dimensione di un chicco di riso (1,5 cm) che include un codice numerico univoco all'interno, con nove cifre e quattro lettere. Il veterinario lo inserisce sotto la pelle del cane, nel collo, in modo che possa essere osservato da altri esperti attraverso un apposito scanner. In questo modo accedono ai dati associati a detto codice e possono localizzarne i proprietari. È essenziale aggiornare queste informazioni ogni volta che è necessario; ad esempio, quando cambiamo il nostro indirizzo.

Sia l'impianto del microchip che la sua lettura sono processi indolori. Il veterinario lo inietta nel cucciolo quando ha tra un mese e mezzo e due mesi, attraverso un ago ipodermico. È realizzato con a materiale biocompatibile Non provoca allergie o irritazioni nel corpo dell'animale, quindi è totalmente sicuro. Per leggerlo è sufficiente posizionare lo scanner sull'area, senza la necessità di alterare minimamente il cane.

Questo sistema soffre di una crepa importante, e cioè che oggi non esiste un unico registro di identificazione degli animali da compagnia a livello nazionale, che rallenta il processo di localizzazione dei proprietari. In comunità diverse da quella in cui il file microchip, i dati ufficiali della mascotte non saranno inclusi. Pertanto, se il nostro cane si perde al di fuori della comunità in cui è registrato, dobbiamo avvisare il Record o file di identificazione degli animali da compagnia di entrambe le comunità per accelerare le procedure.

D'altra parte, l'Unione europea ha un proprio sistema di ricerca, chiamato Europatnet. Si tratta di un gruppo di associazioni che include i record di identificazione di tutti gli animali del continente che hanno un microchip. Se il nostro animale venisse smarrito in un paese europeo diverso dal nostro, potremmo inserire il numero del microchip sul suo sito web, con il quale otterremmo un elenco delle entità in cui si trova l'animale dal momento della sua perdita.


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