La realtà sul mito del San Bernardo e della botte

San Bernardo con una botte al collo.

El San Bernardo Si distingue non solo per il suo aspetto imponente e accattivante, ma anche per la lunga storia alle spalle. Parte di questa storia è l'immagine mitica di questo cane con una canna appesa al collo, qualcosa che è sopravvissuto fino ad oggi sotto forma di merchandising e personaggi di fantasia, specialmente nei film e in televisione. Tuttavia, questo elemento non è mai stato ufficialmente collegato alla razza.

L'origine del San Bernardo

Lo troviamo nel file Ospizio del Gran San Bernardo, fondata nel 1049 sul Gran Monte San Bernardo, nelle Alpi. Nasce in onore di Bernardo de Menthon, arcidiacono di Aosta, che dedicò la sua vita alla diffusione della fede cristiana tra gli abitanti della zona. In questo ospizio i monaci aiutavano viandanti e pellegrini che attraversavano le montagne.

Dalla metà del XVII secolo iniziarono ad allevare cani a protezione del luogo, anche se grazie alle loro capacità iniziarono presto ad essere utilizzati per i lavori di soccorso. Ecco come il file San Bernardo, che nel 1887 sarebbe stata ufficialmente elencata come razza svizzera ufficiale.

Il mito della botte

I monaci di questo ospizio affermano che i San Bernardo della zona un tempo portarono botti e collegano questo mito alla pittura degli inglesi Edwin landser "Mastini alpini che fanno rivivere un viaggiatore in difficoltà" (1831). In esso possiamo vedere un San Bernardo con una botte appesa al collo che cerca di salvare un uomo intrappolato sotto la neve. Essendo uno dei dipinti preferiti della regina Vittoria I, questa immagine è diventata enormemente popolare.

La leggenda vuole che all'interno di questi barili, questi cani alloggiassero brandy, al fine di aiutare e fornire calore alle persone che sono state salvate nella neve. Tuttavia, questa non sarebbe una buona idea, poiché l'alcol dilata i vasi sanguigni, provocando un abbassamento della temperatura corporea anziché un aumento.

L'Ospizio di San Bernardo oggi

Un dettaglio curioso di questa storia è che, nonostante sia considerato un mito, lo stesso ospizio San Bernardo oggi ha un negozio di souvenir dove possiamo acquistare collari per cani con annesse botti, o altri oggetti che riproducono l'immagine di questa razza con i suoi inseparabili complemento.


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